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mercoledì 11 marzo 2015

Se...Valentino



Se siete figlio d’arte di un cantante e bassista, 
Se vostro padre lavorava con Drupi e finite anche voi per lavorare con lui, 
Se a sei anni cominciate a studiare pianoforte e poi aggiungete il canto e la chitarra, 
Se a 15 anni fondate un band,
insomma 
Se passate la vita a suonare- cantare- studiare musica e frequentare grandi musicisti il minimo che ci si possa aspettare è che siate un artista che sa il fatto suo.

Valentino Negri sa il fatto suo. 
Forse non sanno il fatto loro i giudici che a Sanremo l’hanno apprezzato ma non l’hanno prescelto per la partecipazione. 
Certo è che sicuramente sanno il fatto loro le oltre 60 mila persone che su youtube si sono “volontariamente” godute la canzone Se, il caldo e travolgente brano che Valentino sta proponendo ora in attesa dell’uscita a maggio del suo primo album da “autore”. 
In cui si sperimenteranno e alterneranno mix di rock melodico, pop con tendenze hip hop e colori soul blues….


Se guardate il video vi sentite trascinare, tra mare mosso, lacrime, candele baluginanti e foglie notturne pure, in un abbraccio amoroso affascinante. La voce di Valentino e il suo "modus cantandi" è deciso e rassicurante, preciso e avvolgente come un buon wiskhey d'annata. 
E probabilmente la Se…ntiremo tutta estate….

qui il video ufficiale della canzone:

https://www.youtube.com/watch?v=KdcnJ7e9SH8



Youtube Channel: Valentino Negri Official  

iTunes: Valentino Negri  

Facebook: Valentino Negri 
Twitter: @valentinonegri 
Instagram: valentino_negri 

lunedì 9 marzo 2015

Gli 11 principi di Joseph Goebbels

1. Principio della semplificazione e del nemico unico.
E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
2. Principio del metodo del contagio.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
3. Principio della trasposizione.
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
4. Principio dell’esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
5. Principio della volgarizzazione.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
6. Principio di orchestrazione.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.
7. Principio del continuo rinnovamento.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
8. Principio della verosimiglianza.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
9. Principio del silenziamento.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
10. Principio della trasfusione.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.

11. Principio dell’unanimità.

Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.